mercoledì 19 dicembre 2012

Lo Storiaio racconta: La storia vera della Casa dei Carrai

Natale è vicino e io sono contento, saltello per la gioia, mi pare di essere tornato cittino.
Non puoi immaginare quante cose ho ancora da fare!
I regali per gli amici mi impegnano tanto tempo, li costruisco con le mani uno per uno, cerco e riciclo tutto quello che trovo nei boschi e nelle case.
Maremma boncitta, non mi guardare con gli occhi strabuzzati.
Puoi stare tranquillo, certo che lo preparo anche per te un regalino!
Dimmi quello che desideri e io lo costruisco.

- Un carrozza? vuoi una carrozza per regalo ?-

Dimmi come ti vengono nel capo queste idee, Maremma Inventata, come ti frulla nel cervello l'idea che io sia capace di costruire carrozze e carri?

Mira....un modo c'è per farti contento.
Andiamo a vedere la casa dove tempo fà esisteva La Bottega dei Carrai, a Pitigliano.
E' una grande casa rosa sulla strada che porta dal paese all'ingresso del Parco Orsini.
In questo luogo vivevano e lavoravano "I Carrai" della Maremma.
Ingresso dell'antica Bottega, oggi trasformata in B&b
Il mestiere del Carraio era  fra gli  "Antichi Mestieri" scomparsi, uno dei più complessi.
Un bravo artigiano Carraio doveva saper essere falegname, fabbro, costruttore di ruote, doveva saper progettare e far tornare i conti e le misure.
I barrocci, i calessi, i barroccini (usati dai  "Cenciaioli" per vendere tele e stracci),
venivano costruiti con legno di Olmo, di Quercia, d' Acero e di Noce.
Importante era che tutta la legna usata per la costruzione del Carro fosse ben invecchiata da anni.
I Carrai usavano strumenti come scalpelli, pialle, tornio ed tanto altro ancora.

Il momento più importante durante la costruzione di un carro era la " Cerchiatura " delle ruote.
Molti uomini del paese andavano alla Bottega per assistere alla Cerchiatura e lo facevo anch'io.
Ci trovavamo in tanti lì per aiutarli, ma anche perchè assistere alla ferratura era davvero eccitante.

Per ferrare le Ruote, i Carrai accendevano il fuoco in questa sala che ora vedi bellina e colorata.
Se alzi gli occhi puoi vedere sul trave del soffitto i segni che ha lasciato il fuoco.


Solo quando il fuoco aveva preso per benino, i Carrai  mettevano sulle fiamme un cerchio di ferro precedentemente piegato a mano su un curvatore.
Appena il  ferro risultava incandescente e dilatato veniva ritirato con l'uso di  lunghissime pinze e velocemente applicato intorno alla ruota. 
Fatto questo, i Carrai sudati e tesi, gettavano secchi di acqua fredda sul ferro bollente.
Noi tutti  intorno per assisterli ed incitarli urlavamo in coro "Ovvia presto, fate presto". 
Il ferro incandescente non doveva avere il tempo di bruciare il legno, doveva invece ghiacciarsi subito e adattarsi perfettamente alla ruota.  
Maremma Boncitta, non era semplice fare un buon carro, era un lavoro impegnativo e faticoso! 

Noi tutti correvamo a guardare la ruota per vedere insieme se il ferro era ben assestato. 
Prima degli anni '50 i barrocci erano molto usati dai contadini, dovevano essere ben fatti per rimanere
solidi e resistenti sulle strade bianche e sconnesse

Quando il lavoro andava buon fine i Carrai erano contenti e allora si che iniziava la festa! 
Dalle giubbe degli amici uscivano fiaschi di vino, le donne scendevano dalla casa e portavano nella Bottega cesti ricolmi di pane e companatico.  
La Bottega diventava una fraschetta e giù tutti con canzoni, storie, risate e bicchieretti.  .  

 
Ti guardi intorno, 
vedi questo salone e non ti sembra vero tutto quello che hai  ascoltato? 
Eppure questa è la storia della Casa dei Carrai, una casa costruita dalla famiglia "Morviducci" su un terreno che apparteneva  prima ancora al Parco Orsini di Pitigliano.  

Trasformata nel 2000 in un accogliente B&b, la Casa ospita gente in vacanza
con  la stessa intensità che usava per accogliere il lavoro degli uomini quando era una Bottega.
Per scelta della donna che l'ha ereditata, le camere al primo piano portano il nome delle donne
della famiglia dei "Carrai ".
Costruita con il tufo e con la passione, questa Casa se l'ascolti, ti racconta ancora  la sua Storia.   




1 commento:

garayarmirta@gmail.com ha detto...

Hola Buenos Días, habla la nieta de Luis Marcial Carrai - nacido en Italia - Y quisiera saber si mi abuelo perteneció a esta familia? - Soy de Buenos Aires - Argentina - Muchas Gracias -